Forza Matte’

26 febbraio 2009

Ore 8.20. Ti accompagno a scuola. Il giubbottone che indossi ti fa diventare più tondo. Con serietà prendi la cartella che sposta il tuo baricento. Ti stacchi da me, svincoli altri mamma, papà, nonni con il loro figli o nipoti. Ti posizioni all’inizio delle scale: le scale che conducono al portone della scuola.  Sei pronto. Vuoi essere il primo ad entrare e, come te, tanti altri compagni sono pronti a partire. Attendiamo qualche minuto, ripassiamo la tabellina. Ti dico di fare il “bravo”, di ascoltare i maestri. Pare che non senti, sei concentrato. Ore 8.25: suona la campanella. Via! Parte la gara! Frastuono di voci di bambini. Tu sali, anzi corri. “Stai attento! Vai piano!”. Grido, ma non mi senti. Prima di varcare l’ingresso, ti volti e mi fai “ciao”. Pochi istanti per sentirsi felici.

Forza Matte’ …  come canta Jovanotti, tutto questo è per te.

 


Non mi rappresenti

6 febbraio 2009

Sciura Pina e il mio ononimo hanno aderito e io accolgo il loro appello..

Chi ha votato a favore del Decreto Sicurezza e non garantisce a tutti quanto scritto nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, non mi rappresenta.

Se hai un blog,  dai la tua adesione.

 

 

 


Creatività, duro lavoro

3 febbraio 2009

Mi è rimasta impressa la sequenza di un film in cui gli impiegati di un ufficio marketing cercano affanosamente di trovare il nome di un prodotto pronto per essere lanciato sul mercato .

Passano i giorni,  i creativi si spaccano il cervello,  il tempo passa … ma niente: sono lontani dalla meta, i nomi non suonano bene, non piacciono, non sono efficaci, NON VANNO BENE.

Ma ecco il lampo di genio:  ad un tratto il nome del prodotto salta fuori magicamente ed è proprio quello azzeccato, quello che farà avere al prodotto un sicuro-gran-successo-garantito.

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Siamo in tema,  il 2009 è l’anno della creatività, e molti stanno iniziando a parlarne come rimedio per combattere la crisi.

Essere creativi non vuol dire avere fantasia e la copywriter Alice, sebbene ne dimostri tanta,  me lo conferma: non dobbiamo dimenticare  la dura fatica che fa il creativo, questo rappresenta il 95% del suo lavoro, il restante 5% è fantasia.

Occore un lavoro continuo di revisione e assestamento, finché salta fuori la combinazione vincente.

 

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